Non c’è niente di ordinario sulla Rolls-Royce Ghost II, l’auto più economica (si fa per dire) del costruttore dello Spirit of Ecstasy. A cominciare dal prezzo, che parte da 275.000 euro, tasse escluse. Il listino non deve tuttavia trarre in inganno, perché la casa di Goodwood quasi non conosce auto nuove consegnate a meno di mezzo milione di euro. Nel Sud della Francia, la Rolls-Royce ha dislocato una quarantina di macchine – oltre alla rinnovata Ghost, anche l’aggiornata Cullinan e l’elettrica Spectre – per un controvalore di almeno 20 milioni di euro per il test drive planetario di una settimana: una parte di questa flotta verrà affidata alla rete, che la piazzerà come «usata».
Naturalmente a costi tutt’altro che indifferenti perché il vero grande vantaggio di acquistarla attraverso questo canale è di entrarne in possesso immediatamente. I tempi di attesa partono altrimenti da non meno di sei mesi. Per le «coach built», le più esclusive in assoluto, sviluppate assieme ai clienti e fabbricate in pochissimi esemplari, servono addirittura fino a 4 anni. Del resto ogni Rolls-Royce – e la Ghost II non fa eccezione – richiede almeno 600 ore di lavoro e una cura artigianale per il dettaglio che distingue le auto dello Spirit of Ecstasy da qualsiasi altra.
A Goodwood si lavora così, da sempre. Il tasso di personalizzazione non potrebbe essere maggiore: la divisione Bespoke incrocia i desideri dei clienti (dal colore della carrozzeria come quello del proprio rossetto fino agli inserti in legno della pianta del proprio parco) con la loro fattibilità, tipo i sedili in seta. Con il suo mostruoso V12 da 6.75 litri a doppia sovralimentazione da 571 Cv e 850 Nm di coppia e nessuna elettrificazione (la declinazione Black Badge arriva a 600 Cv e 900 Nm), la Ghost II viaggia fino a 250 orari, rigorosamente autolimitati.
È «divertente» cercare il dato sulla percorrenza: quella dichiarata non arriva a 6,5 chilometri per litro ed è sovrapponibile a quella reale. Significa che malgrado un serbatoio in formato gigante (90 litri) difficilmente si arriva a 600 chilometri. Molto più probabilmente si possono avvicinare i 500, ma guidando con accortezza.
Anche questa Rolls-Royce è una macchina da superlativi, a cominciare dall’insonorizzazione e dal comfort (solo 4 posti): è silenziosissima e comodissima. Tra i modelli della gamma del costruttore di Goodwood è quella che si presta maggiormente ad una guida sportiva: non per la trazione integrale e nemmeno per le quattro ruote sterzanti. Quanto piuttosto per la presenza «limitata» di sistemi di guida assistita, che non contemplano la guida semi autonoma «hands free». È larga due metri, ma è relativamente bassa, poco più di 1,57 metri. Sulla bilancia sfiora le 2,6 tonnellate eppure, almeno quando il fondo stradale non è perfetto, è «leggera»: con le sue sospensioni autolivellanti ad effetto «tappeto volante» è in grado di assorbire praticamente qualsiasi irregolarità. Impressiona – non potrebbe essere altrimenti – per la facilità con la quale si entra e si esce dalla curve e anche per come si destreggia nello stretto malgrado abbia le dimensioni di un camper. Semmai è chi sta al volante che, almeno all’inizio, impiega del tempo a prenderle le misure, tra l’altro regolandosi con lo Spirit of Ecstasy (a scomparsa per evitare che qualcuno lo rubi: c’è un apposito comando anche dentro la macchina) per capire fino a dove arriva il cofano.
Le infinite personalizzazioni rendono questa e le altre Rolls-Royce delle vetture veramente uniche e particolarmente redditizie, dato che per ogni ritocco (tipo il rivestimento «stellato» interno del tetto) è necessario mettere mano al portafoglio. Ma è stata proprio questa scelta a far rifiorire il marchio, che nel 2023 ha contabilizzato il primato storico di immatricolazioni: 6.032 a livello mondiale, con Stati Uniti e Gran Bretagna rispettivamente primi mercati a livello globale e europeo. L’immenso Suv Cullinan (4 esemplari commercializzati nel Belpaese nel 2023) vale circa le metà dei volumi, mentre una Rolls-Royce ogni dieci è una Phantom. Il resto è costituito da Ghost (2 unità consegnate in Italia negli ultimi 12 mesi) e Spectre.
La scheda
Che cos’è: è l’aggiornamento della seconda generazione (2021) della quattroporte britannica sul mercato dal 2009. Le modifiche riguardano alcuni dettagli estetici (griglia e fari anteriori, cerchi dal design inedito e posteriore ripreso dalla Specttre, la prima elettrica con lo Spirit of Ecstasy) e alcuni interventi tecnici, ma le caratteristiche del motore sono rimaste invariate
Dimensioni: lunghezza 5,545 metri, larghezza 1,998 (retrovisori esclusi), altezza 1,573, passo 3,295
Rivali: Bentley Flying Spur, Mercedes Maybach S
Motori: la macchina è offerta con una sola unità a benzina senza alcun tipo di elettrificazione. Si tratta del V12 a doppia sovralimentazione da 6.75 litri a iniezione diretta da 571 Cv e 850 Nm di coppia (la più prestazionale Black Badge guadagna altri 29 Cv e 50 Nm)
Accelerazione: da 0 a 100 m/h: 4,8”
Velocità massima: 250 km/h (autolimitata)
Consumi: 15,3-15.7 l/100 km
Capacità del serbatoio: 90 litri
Capacità del bagagliaio: 500 litri
Pregi: finiture, silenziosità, comodità
Difetti: consumi, prezzo
Produzione: Goodwood (Regno Unito)
Prezzi: pur rappresentando il modello di accesso alla gamma Rolls-Royce, il listino non è nemmeno lontanamente di quelli «popolari». La Ghost II entry level costa 275.000 euro, tasse escluse.
La declinazione Black Badge, più potente e con qualche dotazione in più, parte da 327.500, sempre tasse escluse
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