Soldi della camorra riciclati con i film, sconti in Appello #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Riciclaggio e camorra, sconti in Appello per il regista Daniele Muscariello arrestato insieme ad altre otto persone nel marzo 2022 con l’accusa di riciclaggio con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nell’ambito dell’inchiesta della Dda della Procura di Roma, coordinata dagli aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò.
La Corte d’Appello di Roma ha rideterminato la pena per Daniele Muscariello che passa così da nove a sei anni e quattro mesi: l’uomo era assistito da Maurizio Frasacco e Stefano Perica. Sconti di pena anche per Giovanni Sanges (difeso dagli avvocati Anastasia Costanzo e Fabrizio Merluzzi) che è stato condannato a tre anni di reclusione. Stesso sconto per Salvatore Varlese (difeso da Leopoldo Perone e Anastasia Costanzo) e Luigi Varlese (difeso da Antonio ed Edoardo Cardillo). Pene tutte ridimensionate grazie alla strategia messa in campo dai difensori. Caduta l’aggravante camorristica.

“UN FILM PUO’ COSTARE PURE 50 MILIONI DI EURO”

Come emerso da alcune intercettazioni, Muscariello proponeva di riciclare i soldi del clan Mazzarella nel cinema, “perché – un film può costare 200mila ma può costare pure 50 milioni di euro”. L’indagine era stata svolta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. L’inchiesta, nata in seguito agli sviluppi seguiti agli arresti che avevano smantellato due gruppi armati legati al narcotraffico con a capo gli albanesi, si è poi intrecciata con quella della Finanza su operazioni sospette.