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FIBA Europe Cup #Game2 2024-25: Sassari rischia, ma vince #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Sassari, 16 ottobre 2024 – Forse la cornice di pubblico non ha aiutato a caricare gli animi, con il PalaSerradimigni semideserto, ma certamente Dinamo Sassari – Anwil Wloclawek non passerà agli annali come la partita più bella di questa annata 2024-25. Non serviva un Banco di Sardegna scintillante, ma tanto è bastato per portare a casa una vittoria e far volare i sardi in testa al Gruppo D, in una gara equilibrata, piena di errori, e che nel finale ha visto i polacchi rischiare il colpaccio.

La Dinamo resta ancora una volta una squadra indecifrabile, che fa tremendamente fatica a mantenere un livello accettabile in difesa, facendo troppo spesso errori banali che vanificano gli sforzi compiuti in attacco. Una mancanza di costanza nei 40′ che dovrebbe allarmare l’intero staff di coach Nenad Markovic, che della fase difensiva ne ha fatto da sempre un mantra inviolabile, ma che in questo mese non si è praticamente mai vista.

Dall’altra parte i polacchi del Wloclawek hanno aiutato e non poco i sassaresi, incapaci di approfittare dei regali offerti gentilmente dai padroni di casa e trovando una serata dall’arco da bollino rosso, un 4/22 (18%) dai 6 e 75 che alla fine hanno graziato gli uomini dell’allenatore bosniaco.

Una gara che ha viaggiato costantemente sui binari dell’equilibrio, con la Dinamo che a differenza della netta vittoria su Napoli di domenica scorsa, non è mai riuscita a dare la spallata decisiva agli avversari. Solamente nei minuti finali i biancoverdi sembravano aver messo le mani sul match, toccando il +8 a meno di 90 secondi dalla sirena.

Ma ancora una volta il Banco ha dimostrato un’enorme fragilità nel restare con la testa nella partita, subendo un parziale e spegnendo la luce quasi completamente in attacco. Una squadra, quella sarda, che davanti alle prime difficoltà rischia costantemente di crollare da un momento all’altro.

Questa volta non è successo anche per merito dei due uomini arrivati dall’est: capitan Eimantas Bendzius, doppia doppia da 13 punti e 10 rimbalzi, protagonista assoluto del primo tempo e il polacco Michal Sokolowski, 12 punti, decisivo nella seconda parte, dando così un grosso dispiacere ai propri connazionali con dei canestri fondamentali nel momento di massima difficoltà del Banco.

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A sorpresa è risultato determinante la prestazione di Nate Renfro, appena 2 punti a referto, ma un muro in difesa, riscattando parzialmente il suo mensis horribilis con 3 stoppate e altrettante rubate nel secondo tempo. Certo i limiti tecnici del centro americano sembrano insormontabili, ma se gioca con questa applicazione difensiva, potrebbe essere un fattore in questa Dinamo raffazzonata e con parecchi problemi in cabina di regia.

Infatti restano ancora lontani i miglioramenti del duo di playmaker Bibbins & Cappelletti, con il primo ancora costretto a combattere con le proprie percentuali al tiro deficitarie, nonostante i 13 punti segnati ma appena il 25% al tiro, mentre l’ex Verona sembra non trovare la connessione giusta con il resto dei compagni, prendendo quasi sempre la decisione peggiore in ogni momento.

La Dinamo parte bene con Halilovic che detta subito legge nel pitturato, piazzando il primo break sul 7-3. L’Anwil risponde al parziale subito e torna a contatto con un Luke Nelson (17 punti) in grande spolvero.

Non basta Bendzius in formato cecchino, già in doppia cifra nel primo periodo, per scrollarsi di dosso i polacchi, che rispondono colpo su colpo, chiudendo sul 22 pari dopo 10 minuti.

Nelson dall’altra parte resta un rebus per una difesa sassarese troppo spensierata, dilapidando tutto il buono creato da Bibbins in attacco, saranno 7 i suoi assist alla fine, e Sokolowski dall’arco con un paio di triple.

Dietro i sardi non ci provano neanche a difendere e l’Anwil ha spesso gioco facile, andando negli spogliatoi addirittura avanti sul 38-39.

Nella ripresa l’approccio in casa Dinamo sembra dei migliori, in difesa Markovic ha stretto un paio di viti, mentre in attacco ci pensano i corazzieri Sokolowski e Bendzius a martellare dall’arco, così come Matteo Tambone che ruba un pallone e va ad appoggiare il canestro del 51-46.

La Dinamo sembra voler azzannare la preda ferita, che ora fatica a trovare la via del canestro, ma i sassaresi falliscono troppi tiri aperti, chiudendo la terza frazione avanti solo di 7 punti, sul 59-52.

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L’ultimo quarto assomiglia di più ad un film dell’orrore, tre minuti in cui sopra entrambi i ferri sembra esserci una lastra di vetro, con le due squadre inchiodate sullo stesso punteggio del 30°.

Gli ospiti sbloccano l‘impasse, trovando il primo canestro del periodo, accorciando così il distacco ad un solo possesso (62-59). Ci pensa il solito Sokolowski a scuotere i suoi, con il Banco che sul +8 ad un minuto e mezzo dalla sirena si vede già sul rettilineo finale, pronto ad alzare le mani dal manubrio per festeggiare.

I polacchi, però, non mollano e a 8 secondi dal termine sono ad un solo possesso pieno di svantaggio. Nella rimessa offensiva successiva dei sassaresi l’Anwil preferisce non fare fallo, per conservare un più che accettabile -3 in vista dalla gara in Polonia, e perciò la gara muore sul 69-66.

Per la Dinamo Sassari la terza vittoria consecutiva in soli sette giorni dopo quella in Portogallo con lo Sporting, e le due in casa con Napoli e stasera con l’Anwil. Certamente il modo migliore per uscire da questa crisi di prestazioni è collezionare vittoria, anche senza rubare l’occhio.

Ora arriva un’altra prova del nove per verificare le reali condizioni di un Banco ancora zoppicante: domenica pomeriggio è attesa nella tana della leonessa, da quella Germani Brescia che soltanto un anno fa infliggeva un pesantissima lezione, un passivo finale di -45 che ha segnato in negativo la recente storia biancoblu e segnerà l’inizio della fine dell’era di Piero Bucchi, esonerato poi nel mese successivo.

Ovviamente partirà ancora una volta con gli sfavori del pronostico, come nell’ultima sfida al PalaLeonessa, ma quello che dovrà cambiare sarà l’attitudine e la costanza nei 40 minuti, in una squadra ancora troppo schizofrenica e con un atteggiamento che ricorda in maniera sinistra quello della Sassari del dicembre 2023

Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Anwil Wloclawek 69-66

Parziali: 22-22; 16-17; 21-13; 10-14.

Progressione: 22-22; 38-39; 59-52; 69-66.

Sala Stampa

Nenad Markovic, Justin Bibbins, Nickolas Ogendangenda e Selcuk Ernak.

Le Pagelle

Dinamo Banco di Sardegna Sassari

Alessandro Cappelletti 5: l’amore con coach Markovic non sembra mai essere sbocciato veramente, al minimo errore è ormai fisiologica la lavata di testa successiva del coach bosniaco. Certo il play ex Verona non fa nulla per rasserenare l’umore del suo allenatore, andando ancora troppo spesso fuori giri, con giocate a volte senza un senso logico.

Justin Bibbins 6: il solito diesel che si accende con troppa calma. Al tiro è ancora troppo ondivago, ma piazza tre triple che sono oro nell’economia della gara. Chiude con 7 assist smazzati, ma il suo livello di gioco deve alzarsi e pure di parecchio.

Miralem Halilovic 6.5: meno performante rispetto alle ultime, ottime, uscite tra LBA e coppa, ma nel pitturato resta il solito professore. Limitato da qualche fallo di troppo e dal fatto che finalmente Renfro abbia battuto un colpo, Markovic non lo strapazza troppo e chiude con appena 5 punti, ma 10 rimbalzi.

Brian Fobbs 5.5: il clima da partitella del giovedì di certo non l’ha aiutato a scaldarsi più di tanto, ma gioca una gara con troppi bassi. Per certi versi ha ricordato il Fobbs negativo di Antalia, nei preliminari di BCL, ma nella ripresa con la Dinamo alla disperata ricerca di punti, lui si è fatto parzialmente trovare pronto.

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Matteo Tambone 6.5: altra gara concreta per l’ex Pesaro, quando entra si fa in quattro per la squadra. Da sottolineare il suo ottimo terzo periodo, con il risultato ancora in equilibrio si fa notare con una gran rubata e annesso canestro in contropiede. Se c’è da sporcarsi le mani lui si fa trovare sempre pronto.

Mattia Udom 5: un avvio di stagione complicato per lui. Al tiro si deprime fin dal primo errore, nonostante i compagni lo cerchino spesso, specialmente nella ripresa, ma non è proprio serata. Qualche timida risposta inizia a darla, ma è ancora troppo poco per un giocatore del suo calibro.

Eimantas Bendzius 7: il capitano che guida la sua armata, che in molti frangenti assomiglia troppo a quella guidata da Vittorio Gassman nei due capolavori di Monicelli. Chiude con 13 punti, 10 rimbalzi e 5 assist, sfiorando la doppia doppia già nel primo tempo. Nella ripresa cala come il resto della squadra e la Dinamo rischia di perdere una gara già vinta. MVP di serata.

Michal Sokolowski 7: certamente il più continuo stasera in casa Dinamo. Specialmente nella ripresa, con la Dinamo che in attacco era in completa confusione, senza i canestri del polacco staremmo qui a parlare della quarta sconfitta in venti giorni.

Nate Renfro 6.5: appena 2 punti messi a referto, entrambi a gioco fermo, e una prestazione offensiva, ancora una volta, da mani nei capelli. Ma i fondamentali non sono tutto nel basket, non sarà in grado di fare un movimento che sia uno in post basso, ma almeno stasera in difesa si è travestito da Mutombo, sbarrando la strada a tutti quelli che provavano ad avvicinarsi nei pressi del ferro. Tre stoppate e tre rubate, che alzano notevolmente il voto e che risultano decisive nei minuti finali.

Giovanni Olmeo



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