Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce il Codice degli incentivi. Il testo รจ volto a riordinare l’offerta degli incentivi statali, rafforzando il coordinamento tra amministrazioni centrali ed enti locali, e a semplificare le procedure e la relativa strumentazione tecnica.
L’adozione del Codice degli incentivi, si legge in una nota di palazzo Chigi, consente di superare la frammentazione registrata in materia per realizzare un sistema di regole compiuto e organico, che anche la Commissione europea ha sostenuto, inserendo la riforma nell’ambito della revisione del Pnrr e del recepimento del capitolo dedicato a Re-Power Eu, individuandola come una possibile best practice a livello europeo. Il testo attraversa tutto il processo connesso alla realizzazione del sostegno pubblico mediante incentivi alle imprese, definito “ciclo di vita dell’incentivo”, vale a dire programmazione, progettazione, attuazione, pubblicitร e valutazione dei risultati.
Il registro nazionale degli aiuti di Statoย
Nel dettaglio, il primo tratto qualificante รจ rappresentato dalla centralitร degli strumenti digitali, a partire dal “Registro nazionale degli aiuti di Stato” e dalla piattaforma telematica “incentivi.gov.it” – entrambi in capo al Ministero delle imprese e del Made in Italy – che saranno potenziati. Inoltre, si provvede alla standardizzazione e razionalizzazione dei processi di utilizzo, di richiesta e di applicazione degli incentivi. A tal riguardo si prevedono disposizioni per uniformare i principali contenuti dei bandi adottati dalle amministrazioni competenti, con la previsione anche di un “bando-tipo” in materia di incentivi alle imprese.
Programma triennale degli incentivi
Si introducono anche strumenti di programmazione dell’intervento pubblico in funzione dei risultati. La realizzazione del Programma Triennale degli Incentivi sarร infatti supportata dallo svolgimento di attivitร valutative che il codice prevede nel corso dell’intero ciclo di vita dell’agevolazione. A tal fine sarร istituito presso il Ministero il “Tavolo permanente degli incentivi“, una sede stabile di confronto tra Amministrazioni responsabili dello Stato, delle Regioni e delle Province Autonome. Si prevede, infine, una disciplina che regola le cause di esclusione all’accesso alle agevolazioni, come per esempio la sussistenza di una causa interdittiva in materia di documentazione antimafia, violazioni delle norme in materia di contributi previdenziali e mancata assicurazione per danni da calamitร naturale.
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