Manovra 2025: bonus lavoratrici madri
Nel testo della bozza della Manovra 2025 è prevista l’introduzione di un esonero contributivo parziale sui contributi IVS a carico delle lavoratrici dipendenti, autonome e imprenditrici con due o più figli.
La norma prevede, a decorrere dall’anno 2025, il riconoscimento di un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico delle lavoratrici madri. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
L’esonero spetta a:
– lavoratrici titolari di reddito da lavoro dipendente;
– lavoratrici autonome che percepiscono almeno uno tra i redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione.
Sono espressamente escluse dall’agevolazione le lavoratrici dipendenti del settore domestico e le lavoratrici autonome che hanno optato per il regime forfetario.
Le condizioni per accedere al beneficio sono:
– essere madre di almeno due figli;
– avere una retribuzione o un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore all’importo di 40.000 euro su base annua.
L’esonero contributivo è riconosciuto per la seguente durata:
– fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo, alle lavoratrici madri di due o più figli;
– a decorre dall’anno 2027, fino al mese del compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, alle lavoratrici madri di tre o più figli.
Le modalità attuative dell’esonero e, in particolare, la misura, le modalità per il riconoscimento dello stesso e le procedure per il rispetto delle risorse stanziate (300 milioni di euro annui) saranno definite con decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
L’agevolazione non spetta, per gli anni 2025 e 2026, a coloro che beneficiano dell’esonero per lavoratrici madri previsto dall’articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2023, n. 213. Detta norma stabilisce che, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del 100 per cento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
di Ciro Banco
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