MACERATA – Escalation di truffe, da quelle online ai sempre più frequenti colpi messi a segno dai finti carabinieri che prendono di mira gli anziani. Un fenomeno in aumento a livello nazionale e la provincia di Macerata non è certo indenne. Ma l’impegno dei militari dell’Arma sul fronte investigativo continua a portare importanti risultati. Gli ultimi due episodi sono avvenuti a Mogliano e Monte San Giusto, con gli autori dei raggiri identificati e denunciati alla Procura.
La vicenda
Andiamo con ordine. I carabinieri della stazione di Mogliano, guidati dal maresciallo Marcello Bragagnolo, hanno chiuso l’indagine su una truffa ai danni di un artigiano del posto.
Quest’ultimo a luglio, attratto dall’annuncio di vendita di un mini escavatore apparentemente pubblicato da una ditta di Spoleto sulla piattaforma e-commerce “Marketplace”, ha preso contatti tramite le utenze indicate. Dopo la contrattazione per l’acquisto del mezzo, avvenuta con il sedicente dipendente della ditta umbra, l’artigiano ha versato, tramite bonifico bancario, la somma di 1.301 euro come acconto, mentre il saldo sarebbe stato pagato al momento della consegna del mini escavatore, cosa mai avvenuta perché l’interlocutore si è reso irreperibile. Le indagini informatiche, telematiche e bancarie messe in atto dai militari hanno permesso di identificare una 30enne del Bergamasco, senza fissa dimora, che utilizzando un falso profilo della ditta spoletina (estranea ai fatti) ha purtroppo tratto in inganno l’artigiano. Sempre i carabinieri di Mogliano, nei giorni scorsi, avevano denunciato un teramano che, dopo aver incassato un bonifico di 25mila euro, non aveva consegnato a un’imprenditrice edile del posto la fornitura di ponteggi che era stata pattuita contrattualmente.
L’altro episodio
È di ieri, inoltre, la notizia di un caso risolto dai militari della stazione di Monte San Giusto. A seguito di una querela presentata da una docente di 48 anni residente nella cittadinanza calzaturiera, è stato denunciato per truffa un 22enne di Castel Volturno. L’insegnante lo scorso febbraio, mentre era alla ricerca su Internet di una polizza Rca per la sua auto, è stata contattata da un sedicente broker assicurativo, che le ha proposto buone condizioni con una nota compagnia online. La donna, dopo aver pagato 224 euro, ha ricevuto telematicamente dal broker il certificato della polizza. Ma a luglio, in occasione della scadenza semestrale, ha scoperto, chiamando il numero verde della compagnia assicurativa, che la polizza in realtà era inesistente. Le indagini effettuate hanno permesso di denunciare il giovane campano, a cui è stata bloccata (e recuperata), dai due conti correnti di cui è titolare, la somma complessiva di 152 euro.
I precedenti
Nei giorni scorsi i carabinieri di Pollenza hanno denunciato un 20enne siracusano, di fatto domiciliato nel Casertano, ritenuto responsabile di una truffa nei confronti di un medico della zona. Il dottore lo scorso mese di agosto, tramite la piattaforma social media TikTok, ha accettato la proposta del ragazzo, che in un annuncio proponeva in affitto una casa estiva a Torre Lapillo, in provincia di Lecce. Il medico, dopo le contrattazioni del caso, ha versato la somma di 225 euro sulla Postepay del giovane, come anticipo per l’affitto settimanale della casa, per poi scoprire che l’annuncio era falso. Le indagini telematiche e bancarie espletate dai militari della stazione dei carabinieri di Pollenza hanno permesso di appurare l’identità del giovane, che è stato denunciato all’autorità giudiziaria. E intanto continuano i raggiri da parte dei finti carabinieri. La scorsa settimana a beffare una donna civitanovese di 91 anni, un uomo che si era finto militare dell’Arma, che ha agito insieme a un complice. «Sua figlia è stata arrestata perché non ha pagato le bollette – aveva detto al telefono – si trova qui nella nostra caserma». Quindi la richiesta di soldi per poter risolvere la situazione. La 91enne, che non aveva denaro, ha consegnato tutto l’oro di famiglia. Su questo fronte va ricordata la brillante operazione dei carabinieri che lo scorso settembre, a Matelica, hanno arrestato due giovani campani che avevano tentato un colpo da tremila euro ai danni di un’anziana.
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