Giacomo Cascone: il futuro della musica tra contest nelle scuole e startup innovative di ‘music on the road’ #finsubito prestito immediato

Avvicinare i giovani al mondo della musica, stimolando la loro partecipazione alla vita scolastica, e dare agli artisti emergenti gli strumenti per fare della propria passione un lavoro. E abbattere lo stereotipo italiano che vede la musica, così come gli altri lavori creativi, un passatempo o poco più. Sono questi gli obiettivi di Giacomo Cascone, 33enne imolese, che è passato dall’essere artista a ideare e organizzare una serie di iniziative imprenditoriali legate alla musica. L’abbiamo incontrato per approfondire i suoi progetti.

Giacomo Cascone ha fondato il Timeless school contest, a cui partecipano anche le scuole faentine

Cascone, come è nata la passione per la musica?

Come tutti i ragazzi della mia generazione, il primo approccio è avvenuto tramite il canale nazionale Mtv, ma la scintilla vera e propria è scoccata quando avevo 12 anni, con la partecipazione a un musical in ambito parrocchiale. Salendo sul palco ho capito che la musica poteva essere il mezzo ideale per comunicare un messaggio. Nel 2017 poi un mio mashup (una composizione musicale che fonde insieme elementi di due o più canzoni preesistenti per creare un nuovo brano, ndr) ha avuto successo, entrando in rotazione sulle radio e ho iniziato così a girare l’Italia.

Come è passato dall’essere artista a organizzatore di eventi e imprenditore in ambito musicale?

Ricercando risorse per portare avanti i miei progetti musicali, come perfomer, ho iniziato a ragionare sugli aspetti gestionali e imprenditoriali e ho compreso che la mia esigenza di comunicare tramite la musica poteva esprimersi al meglio “dietro le quinte”. Nel 2022 ho fondato un’Aps e partecipato a un bando per girare un videoclip negli Stati Uniti ed è stata l’occasione in cui mi sono reso conto di essere affascinato e anche portato per un ruolo imprenditoriale. Si è aperto un mondo che è tutt’ora il mio.

Come è nata invece l’idea del Timeless School Contest, iniziativa dedicata alle scuole e come si svolge?

Il Timeless nasce con l’obiettivo di dare ai ragazzi delle superiori le linee guida per entrare nel mondo musicale e allo stesso tempo farli partecipare attivamente alla vita scolastica del loro istituto, aiutandoli a mettersi in gioco e uscire dalla loro zona di comfort. Quest’anno è stata la prima edizione ufficiale, con sette scuole del nostro territorio coinvolte. I nostri interlocutori sono i rappresentanti di istituto che, qualora il progetto interessi, possono dedicare un’assemblea d’istituto allo svolgimento delle selezioni del contest. Prima delle selezioni la Timeless Aps, da me fondata, è di supporto, come direzione artistica, a tutti i ragazzi iscritti, preparandoli appunto per le selezioni, dal punto di vista tecnico. Una volta terminate le selezioni, gli studenti votano e decidono chi saranno i finalisti, con un coinvolgimento quindi dei ragazzi che è sempre fondamentale. Per l’edizione 23-24 c’erano due finalisti per ogni istituto scolastico e ogni finalista ha avuto diritto alla produzione di un brano, che è stato registrato in studio. La finale si è svolta, davanti a ben 2mila persone, alle Acque Minerali di Imola, alla presenza di Steven Basalari, noto influencer in ambito musicale.

Erano coinvolte anche delle scuole faentine?

Sì, a questa prima edizione hanno partecipato l’Istituto Oriani e il Liceo Torricelli-Ballardini e siamo molto contenti di aver collaborato con il Mei. I vincitori del Timeless School Contest si sono esibiti all’ultima edizione del Mei. Un’altra realtà del nostro territorio che ha supportato il progetto è stata La Bcc che è stata main sponsor del contest.

Quali sono gli orizzonti futuri per questo contest scolastico?

Tutti i partecipanti alla scorsa edizione del Timeless potranno partecipare, a dicembre, a un evento formativo, con un distributore digitale musicale che spiegherà a ragazzi e ragazze come si pubblica un brano e come è possibile distribuirlo sulle grandi piattaforme digitali come Spotify. Dalla prossima edizione inoltre c’è un progetto di crescita. Vogliamo arrivare a coinvolgere venti scuole per l’edizione 24-25 mentre l’obiettivo, a cinque anni, è far diventare il Timeless di rilevanza nazionale, con la partecipazione di 500 scuole.

“Aiutiamo chi ha passione a portarla avanti con serietà”. Ed è pronto a partire il progetto ‘Music on the road’ per organizzare il proprio viaggio musicale

A parte il Timeless, quali altri progetti sta portando avanti in ambito musicale?

Sto lanciando “Meteora”, una startup che si occuperà di gestire il progetto Music on the road, che ha l’obiettivo di permettere agli artisti di organizzare il proprio viaggio musicale, abbattendo i costi previsti, ad esempio per girare un videoclip e consentendo anche di generare un budget promozionale. Siamo già stati a Los Angeles con un dj che ha potuto produrre così contenuti di qualità, molto più spendibili anche nel mondo dei social, fondamentali per promuoversi. L’idea è permettere ad artisti emergenti di unire l’esperienza della produzione musicale con quella di un viaggio formativo all’estero. È uno strumento che si rivolge in realtà anche a performer già affermati che possono generare un guadagno ulteriore, grazie alla partecipazione della fanbase al viaggio all’estero. Questo credo sia molto importante, per diversificare le entrate in un settore che evolve velocemente ma, a mio avviso, riflette poco sulle modalità con cui un’artista può monetizzare e quindi vivere facendo musica. In cinque anni, l’obiettivo del progetto è consentire ad artisti di tutto il mondo di organizzare duemila viaggi.

Samuele Bondi