Como, 1 novembre 2024 – La trasformazione definitiva del lago di Como in meta turistica internazionale non è la villa di Clooney, non sono le orde di turisti d’oltreoceano, né l’incoronazione del New York Times. È invece l’ultima, definitiva ma diciamo non proprio innovativa, trovata di marketing che sta facendo discutere in città: l’aria del lago di Como in lattina alla modica cifra di dieci euro.
Le lattine di aria del Lago di Como tra altri souvenir (ANSA/ENZO LAIACONA)
Un souvenir insolito, seppur non originale, ideato da un’agenzia di comunicazione comasca, Italy Comunica Srl, che si è ispirata a proposte simili, vedi l’aria di Napoli. La lattina da 400 ml è blu con il disegno di un motoscafo Riva, icona assoluta di lusso sul Lario. L’ideatore di questa trovata di marketing è Davide Abbaniale, che spiega: “L’idea non è quella di vendere l’aria in sé ma di vendere un ricordo, un’emozione, di un viaggio che si fa in uno dei luoghi più iconici e più entusiasmanti del mondo. Chiaramente la nostra è anche un po’ una provocazione. Non si può imbottigliare l’aria e venderla, noi vogliamo vendere un po’ un concetto, un’idea”.
E i turisti cosa pensano? Entusiasti. Molto meno invece i comaschi, che commentano in modo tranchant: “Pagare per l’aria inquinata della Lombardia mi sembra un’idea… esotica”.
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