Ritrovata da un peschereccio una barca, potrebbe essere quella del naufragio di Calvia e Pinna
Dopo 568 giorni il mare potrebbe aver restituito la barca affondata con Davide Calvia e Giovannino Pinna: un morto e un superstite. Durante un’operazione di pesca a strascico, nelle prime ore del 31 ottobre è stata ritrovata una barca sul fondale che sembrerebbe quella del naufragio del 12 aprile 2023. Prima di sparire nel nulla Pinna aveva dato l’allarme dicendo disse che la barca stava affondando verso Stintino.
Le ricerche scattarono in quella zona, ma tutte le altre tracce portano in direzione di Castelsardo. Si trova più a ovest di quella segnalazione la zona di Marritza dove Pinna fu ritrovato vivo il giorno dopo. Ma era verso Castelsardo anche la zona dove dieci giorni dopo fu trovato il cadavere del cugino Davide. Non corrisponde alla segnalazione di Pinna neanche il punto – compatibile con gli altri ritrovamenti – dove ora è stata trovata una barca. Per quella misteriosa vicenda il 35enne Giovannino Pinna è indagato per omicidio colposo.
Chi continua a puntare il dito contro di lui è Gloria Calvia, sorella di Davide. Lei è convinta che abbia nascosto la verità e conosca dettagli mai rivelati a proposito di quel naufragio. “Il mare restituisce ogni cosa”, ha scritto oggi commentando il ritrovamento del peschereccio, ricordando che l’acqua dopo 10 giorni aveva restituito anche il corpo di suo fratello. “Ora mi auguro che venga fatta luce sul suo brutale omicidio – ha aggiunto, nel gruppo Facebook Insieme per Davide Calvia – e chi è finora restato impunito nonostante abbia solo raccontato menzogne, depistaggi e si è avvalso della facoltà di non rispondere, paghi a caro prezzo. Eri con Davide e sai ogni dettaglio dell’accaduto”.
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