Ferrara In una città che da tempo convive con la mancanza di un numero adeguato di alloggi per gli studenti, la convulsa giornata di ieri è stata vissuta con la giusta dose di preoccupazione. Al centro di tutto ci sono indiscrezioni – alimentate per primi dalla senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva e Riccardo Magi, segretario di +Europa – che vorrebbero una sensibile sforbiciata ai fondi Pnrr previsti per la realizzazione di nuovi studentati. E il pensiero di tutti è corso inevitabilmente alla maxi riqualificazione dell’ex ippodromo, progetto su cui si gioca una importante fetta della strategia di accoglienza delle future matricole e universitari. Su quel piano si era spesa la stessa ministra Anna Maria Bernini che a maggio era stata ospite a Ferrara ad un incontro per la presentazione del progetto di realizzazione dell’housing universitario a Ferrara.
«Una possibile soluzione – si leggeva nella nota in cui veniva annunciato l’incontro con l’onorevole Bernini – è stata individuata nell’area dell’ex Ippodromo, che sarà quindi interamente riqualificata al fine di creare spazi idonei e confortevoli per i giovani, grazie anche ai finanziamenti del PNRR». E proprio intorno alle linee di finanziamento si sono sviluppati tutti gli approfondimenti di ieri. I fondi per trasformare l’ex ippodromo ammontano complessivo a oltre 17 milioni di euro di cui 13.677.827 euro di finanziamenti ministeriali, 3 milioni di euro investiti dall’Università, 233.334 euro della Regione (Rer/ Ergo) e 500mila euro del Comune, oltre al valore dell’immobile di cui è proprietario (per un valore di 4 milioni di euro).
«Il finanziamento – annunciava una nota congiunta – sblocca accordi già definiti tra Comune e Università. Nel dettaglio: il Comune, in base a specifica convenzione, concederà l’edificio principale e due scuderie a Unife. L’Ateneo assumerà l’intera gestione dell’intervento di restauro e risanamento conservativo per il quale ha stanziato sul proprio bilancio ulteriori 3,2 milioni di euro che si sommano ai 500.000 euro di fondi comunali e 233.000 euro di contributo regionale».
Soltanto nel pomeriggio è arrivata una prima indicazione piuttosto chiara: i fondi per l’ex ippodromo non provengono dal Pnrr ma da altri finanziamenti ministeriali, collegati alla legge 338/2000 che prevede il cofinanziamento dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per universitari. Se l’indicazione fosse confermata allora Ferrara non avrebbe particolari preoccupazioni, ma è evidente che nel rimescolamento delle ultime ore qualche timore rimane. Nel frattempo e in attesa dell’ex ippodromo proseguiranno gli investimenti privati per immettere sul mercato alloggi per gli iscritti a Unife, non ultimo quello che verrà aperto nel palazzo dell’ex Raguseo, che ora accoglie al primo piano un supermercato Coop in via Spadari.
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