La Procura di Lecce ha concluso un’inchiesta che coinvolge una rete finalizzata a raggirare lo Stato attraverso false dichiarazioni per accedere ai fondi pubblici del Superbonus 110%. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla sostituta procuratrice Patrizia Ciccarese, ha portato all’iscrizione di 13 indagati, inclusa la società House Solution Solar srl, rappresentata da Fabio Cursano, imprenditore di 52 anni originario di Poggiardo. Cursano sarebbe stato il promotore dell’organizzazione, già sottoposto a giugno a una misura interdittiva che gli vieta di contrattare con la pubblica amministrazione e di svolgere attività professionali per un anno.
L’inchiesta svela presunti reati legati a lavori inesistenti o solo parzialmente eseguiti, per cui sono state emesse 1.188 fatture tra il gennaio 2021 e il dicembre 2022. Tali fatture riportavano dichiarazioni finali che attestavano l’esecuzione completa dei lavori o ne segnalavano uno stato di avanzamento, quando in realtà sarebbero state riferite a lavori non completati. Il valore complessivo di queste fatture si aggira sui 58 milioni di euro. Inizialmente l’inchiesta aveva portato a un sequestro preventivo di oltre 60 milioni di euro, somma che si sospetta sia stata ottenuta illecitamente attraverso le agevolazioni del Superbonus.
Oltre a Cursano, otto professionisti sarebbero stati coinvolti nell’attestazione di interventi mai eseguiti o eseguiti solo in parte, mentre altri membri del gruppo avrebbero rilasciato visti di conformità che garantivano la validità dei requisiti per l’accesso alle detrazioni del Superbonus. In particolare, quattro tecnici sono accusati di aver certificato falsamente lavori mai realizzati, mentre gli altri avrebbero convalidato la conformità delle documentazioni fornite.
La difesa degli imputati è affidata a un ampio team legale, composto dagli avvocati Riccardo Giannuzzi, Francesco Vergine, Carlo Chiuri, Stefano Maggio, Silvio Verri, Elisa Cappello, Gianfrancesco Palmieri, Antonio De Mauro, Davide Polimeno e Guendalina Pascali, del foro di Lecce, insieme ad Alberto Sardano e Marco Sfragasso del foro di Bari.
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