Di Valentina Giambastiani
ROMA. Ha un’indubbia valenza sociale la collaborazione che, nel corso di quest’anno, il Nucleo Speciale Beni e Servizi (NSBS) della Guardia di Finanza ha sviluppato con l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), consentendo alla stessa Autority un sensibile incremento dell’attività ispettiva.
Il target prefissato, più nello specifico, era quello di verificare la corretta erogazione del cosiddetto. “bonus sociale elettrico”, una misura varata dal Governo italiano per sostenere i tanti nuclei familiari che si trovano in condizioni di disagio economico o fisico.
In buona sostanza si tratta di una vera e propria agevolazione prevista per alleviare il crescente costo delle bollette energetiche che riguardano le utenze domestiche, alla quale si può accedere presentando all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale la propria DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) necessaria per il calcolo dell’indicatore di situazione economica equivalente, meglio conosciuto con la sigla di ISEE.
Proprio in base all’importo che compare sull’ISEE, nonché al numero dei componenti del proprio nucleo familiare, agli aventi diritto viene automaticamente riconosciuto tale bonus sotto forma di “sconto” in bolletta, questo per un periodo di 12 mesi e senza presentare ulteriori istanze.
Ed è proprio verso questa fascia di utenza che è andata a rivolgersi l’attività ispettiva di ARERA e della GDF, tra le quali è peraltro attivo uno specifico protocollo d’intesa.
Un’attività che ha fatto luce sulle incombenze che riguardano i venditori di energia elettrica (i quali sono tenuti alla rendicontazione periodica dei flussi finanziari legati all’erogazione del citato bonus), facendo così emergere come – in alcuni casi – l’adempimento in questione fosse rimasto inosservato determinando così la presenza di non poche posizioni di “incagliate”, vale a dire di utenti che il suddetto beneficio lo hanno ottenuto con un certo ritardo.
L’attività di vigilanza in cronaca, grazie all’accurato esame contabile condotto dai finanzieri agli ordini del Comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi, Generale di Brigata Gaetano Cutarelli, ha permesso d’individuare circa 3,6 milioni di euro di bonus sociali elettrici non-erogati, dei quali 1,7 milioni sono già stati “sbloccati” (e dunque erogati immediatamente).
Nel corso del corrente anno – ad oltre 9 mila nuclei familiari in difficoltà – è stato così consentito di recuperare il bonus a cui avevano pieno diritto.
La programmazione ispettiva e le progettualità messe a punto nel settore dell’energia elettrica e del gas prevedono ora ulteriori interventi che prossimamente andranno ad interessare altre società fornitrici, confermando in tal modo la particolare attenzione che la Guardia di Finanza e l’ARERA stanno rivolgendo verso le fasce sociali più deboli, un aspetto che – più in generale – investe il delicato settore della tutela del consumo e dei consumatori.
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