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Un luogo di formazione immerso nel verde alle pendici delle colline di Firenze sud. È in corso la trattativa per una nuova destinazione d’uso della villa di Rusciano, su cui varie università straniere e la scuola francese Victor Hugo avrebbero messo gli occhi per una possibile nuova sede. L’immobile del Trecento, però, ha già ospitato sedi scolastiche nel corso del tempo. Fino a metà degli anni ’80 al pian terreno e nei locali delle scuderie vi era un asilo mentre negli anni ’90, fino al 1996, era sede del liceo scientifico Piero Gobetti ma fu anche sede di una scuola professionale con officine di elettrotecnica, meccanica, falegnameria e una scuola di giardinaggio e orticultura.
Dunque, un immobile adatto all’istruzione come confermato dall’assessore al patrimonio non abitativo Dario Danti. “Sono in corso contatti con scuole e università straniere per un possibile utilizzo della villa di Rusciano a fini formativi” sottolinea Danti. Tuttavia, la villa, che oggi ospita gli uffici dell’assessorato all’ambiente del comune di Firenze, necessita di grandi interventi di restaurazione.
Il parco
La villa si affaccia su una delle principali aree verdi cittadine per estensione, conta infatti un totale di dieci ettari. A giugno scorso il parco è stato protagonista di un progetto di recupero di circa 250mila euro dedicati all’aumento del verde e degli alberi ma anche alla creazione di spazi per gli orti urbani e sociali e la riqualificazione complessiva dell’intera area che affaccia su via di Ripoli.
La storia
Situata in via Benedetto Fortini, nel Quartiere 3, dispone di una magnifica vista sulla città. Di proprietà della famiglia Salviati venne acquistata, verso la metà del Quattrocento, dal banchiere Luca Pitti che la trasformò da casa di campagna in villa facendola ristrutturare da Filippo Brunelleschi. Fu, poi, costretto a vendere il complesso a Lorenzo de’Medici a seguito della fallita congiura contro Piero de’Medici. L’immobile passò di mano in mano alla nobiltà dell’epoca e fu utilizzata nei modi più svariati: da alloggio militare per le truppe spagnole in occasione dell’assedio a Firenze del 1529 fino a diventare un lazzeretto per la peste che colpì la città nel 1630. E ancora, nel 1800 fu sede di una scuola e di un orfanotrofio.
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