La rottamazione delle licenze commerciali altro non è che un indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale che accompagna il lavoratore alla pensione di vecchiaia. Si tratta di una prestazione economica concessa a soggetti che svolgono una determinata attività autonoma e che cessano di lavorare senza aver ancora raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.
Nel 2025 la rottamazione delle licenze è ancora in vigore, trattandosi di una misura strutturale che la legge di Bilancio 2025 non ha minimamente modificato.
L’indennizzo è stato inizialmente introdotto in via temporanea dal decreto legislativo 28 marzo 1996, n. 207, però poi è divenuto una misura stabile dal 1° gennaio 2019, grazie alla legge di bilancio 2019. L’indennizzo è finanziato con l’aliquota del contributo aggiuntivo ed è concesso nei limiti delle risorse del Fondo istituito nell’ambito della Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali. Potrebbe accadere, quindi, che in presenza di troppe richieste i fondi a disposizione si esauriscano e non possano essere soddisfatte tutte (quelle non soddisfatte sono rimandate all’anno successivo).
A chi spetta l’indennizzo per la rottamazione delle licenze?
Per avere diritto all’indennizzo è necessario che il soggetto sia iscritto alla gestione commercianti e che eserciti:
- attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in qualità di titolari o coadiutori;
- attività commerciale su aree pubbliche, anche in forma itinerante, in qualità di titolari o coadiutori;
- attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in qualità di titolari o coadiutori;
- gli agenti e rappresentanti di commercio.
L’indennizzo in questione spetta dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda se, a quella data, risultano perfezionati tutti i requisiti richiesti e il soggetto non svolge alcuna attività lavorativa e viene erogato fino al raggiungimento dell’età per accedere alla pensione di vecchiaia.
L’importo dell’indennizzo è pari a quello del trattamento minimo, quindi, per il 2024 598 euro circa al mese.
Requisiti per il diritto all’indennizzo
I soggetti che vogliono rottamare la licenza commerciale per chiedere l’indennizzo devono aver cessato definitivamente l’attività lavorativa e riconsegnato al Comune le licenze e le autorizzazioni. Devono inoltre richiedere la cancellazione dal registro di appartenenza presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico e Amministrativo (REA).
Al momento della cessazione dell’attività lavorativa è necessario aver compiuto:
- 62 anni per gli uomini;
- 57 anni per le donne.
Sia per uomini che per donne è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi nella gestione speciale dei commercianti.
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