Continua a creare disagi in gran parte delle città italiane lo sciopero nazionale dei trasporti di oggi venerdì 8 novembre. In particolare, a Milano sono state chiuse diverse linee della metro. Vediamo gli ultimi aggiornamenti.
Lo sciopero nazionale di 24 ore dei mezzi pubblici di oggi – tra i più importanti del calendario degli scioperi di novembre – ha causato i primi disagi già dalle prime ore della mattina a Milano, con fermate affollate e una ridotta disponibilità di veicoli.
Sulle strade della città meneghina sono infatti circolati pochi mezzi, eccezion fatta per alcune linee garantite da Atm, che tuttavia hanno registrato ritardi e soppressioni, come per le linee 90/91 e il tram 10. Molti pendolari e studenti hanno atteso invano i mezzi durante la prima fascia garantita (fino alle 8:45), decidendo infine di proseguire a piedi. Stop anche a diverse linee della metropolitana.
Ma la situazione non è migliore in altre grandi città, come Torino o Roma. Problemi anche per chi viaggia in treno, con Trenord che ha scelto di aderire alla mobilitazione.
Ecco le ultime news.
Sciopero 8 novembre: chiuse diverse linee della metro a Milano
Lo sciopero dei mezzi dell’8 novembre a Milano sta causando non pochi disagi a cittadini e pendolari. Lo stop durerà 24 ore, con la prossima fascia di garanzia per i servizi ATM dalle 15:00 alle 18:00. In mattinata, il servizio era garantito fino alle 8:45, ma molti mezzi non sono passati ugualmente.
ATM ha cercato di mantenere attivo il più possibile il servizio della metropolitana milanese, soprattutto per coprire i servizi minimi essenziali, come ospedali, scuole o aeroporti.
Attualmente, sono chiuse le linee M1, M2, M3 e M5, che opereranno solo durante le fasce di garanzia, mentre la linea M4 è temporaneamente sospesa, ad eccezione della tratta tra San Babila e Linate.
Più problemi, invece, per chi viaggia con i mezzi di superficie. Durante la fascia di garanzia, saranno attivi solo sette tram su 17 e dodici linee di bus e filobus su circa cento.
Tra i tram, resteranno operative le linee 2, 3, 4, 9, 10, 12 e 24, mentre i bus garantiti includono le linee 45, 54, 56, 57, 58, 60, 74, 81, 90, 91, 95 e 98.
Nella notte di venerdì 8 novembre, dopo l’una, saranno garantiti i filobus delle linee 90/91, insieme ai bus della rete notturna, che includono le linee NM1, NM2, NM3 e NM4. Stop tutto il giorno, invece, alla funicolare Como-Brunate.
Per maggiori info e aggiornamenti consigliamo sempre di verificare direttamente sul sito ufficiale di ATM.
La situazione a Roma e Torino a causa dello sciopero di oggi, 8 novembre
Anche a Roma continua lo sciopero del trasporto pubblico, con la prossima fascia di garanzia tra le 17:00 e le 20:00 e solo per le corse essenziali.
Attive, invece, le linee metro A e B, mentre le sezioni B1 e C potrebbero subire sospensioni. Per bus e tram, Atac garantirà 48 linee di autobus e una di tram, ma con pesanti limitazioni.
Passando a Torino, lo sciopero di 24 ore resiste nel pomeriggio con copertura parziale del servizio urbano-suburbano dalle 12:00 alle 15:00, con alcune linee principali e la metropolitana operative ma con mezzi ridotti.
Ricordiamo di verificare sui portali di Roma Mobilità e GTT per ulteriori informazioni.
Come spostarsi in città in caso di sciopero
Spostarsi in città durante uno sciopero dei trasporti può essere complicato, ma con qualche accorgimento è possibile evitare i disagi.
Invece di utilizzare l’auto privata, con il rischio di traffico intenso e difficoltà nella ricerca del parcheggio, conviene optare per servizi di mobilità condivisa disponibili in molte città, come bike sharing, scooter e monopattini elettrici. Soluzioni pratiche e rapide per muoversi senza dover contare sui mezzi del trasporto pubblico locale.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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