Piada, sardoncini e una botta di orgoglio. È la specialità della casa servita dai dem riminesi alla segretaria del Pd Elly Schlein, arrivata ieri sera nell’arena Francesca da Rimini per tirare la volata a Michele de Pascale e ai candidati al consiglio regionale Petitti, Parma, Gobbi, Raffaeli. L’orgoglio sfoderato nei loro interventi – davanti alle 600 persone in piazza – da Sadegholvaad e Gnassi e poi dallo stesso de Pascale. “Siamo l’Emilia Romagna per quello che siamo riusciti a costruire da soli con il lavoro, il sacrificio e la solidarietà”, dice il candidato presidente del centrosinistra. “Certo, i problemi ci sono – continua de Pascale – Non butto la polvere sotto il tappeto. C’è tanto da migliorare, a partire dalla sanità”. Poi la carezza ai riminesi: “Rimini è la città dell’Emilia Romagna che è cambiata e migliorata di più negli ultimi anni. Noi dobbiamo portare avanti il modello del turismo di Rimini con le sue infrastrutture, su tutta la costa”. De Pascale rilancia anche sull’aeroporto, perché “il ’Fellini’, oggi sottodimensionato, deve tornare a fare un milione di passeggeri l’anno. E lo deve fare per il bene di Rimini e tutta l’Emilia Romagna”. Poi è il turno sul palco di Schlein, che lancia subito un appello: “Tanta gente ancora non sa nemmeno se andrà a votare. Questi sono i giorni decisivi. Anche se siamo stanchi, dobbiamo rilanciare la campagna e sforzarci di portare ai seggi più gente possibile”. È sulla sanità che, dice Schlein, si gioca il futuro. Perché “noi ci battiamo per difendere la sanità pubblica, per tutti, mentre la destra vuole privatizzarla. Giorgia Meloni continua a dire che con il suo governo la spesa per la sanità è aumentata. Falso: la spesa è ai minimi storici negli ultimi 15 anni”. E poi le battaglie “per i diritti di tutti, per una scuola inclusiva. E per il salario minimo: sotto i 9 euro l’ora è sfruttamento”. E allora “con de Pascale – conclude Schlein – abbiamo bisogno di scrivere una nuova pagina per l’Emilia Romagna. Nel suo slogan c’è tutto: libera di sognare, capace di fare. La destra fa leva sulle paure. Noi, invece, dobbiamo dare speranze”.
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