A breve partiranno i lavori per
trasformare l’edificio dell’ex centrale elettrica di via 25
aprile in un centro polifunzionale collegato con il futuro
centro intermodale di Sassari che sorgerà accanto alla stazione
ferroviaria.
L’annuncio è stato dato dall’assessore comunale ai Lavori
pubblici, Salvatore Sanna, nel corso di un sopralluogo con la
commissione consiliare nel terreno abbandonato da decenni,
all’ingresso della città.
L’area era stata destinata dall’amministrazione Campus a
parcheggio a raso, sovrastato in parte da uno slargo alla stessa
altezza di corso Vico. Ora la giunta Mascia, pur non
condividendo le scelte del precedente sindaco, vuole dare
un’accelerata per sistemare l’intera zona degradata: “Con i
quattro diversi interventi le opere risolveranno questioni
vitali in tema di viabilità, trasporto pubblico extraurbano e
rigenerazione dell’area che ricomprende il centro storico basso
e la stazione ferroviaria, trasformandola nel punto di unione
tra la città compatta e la periferia nord, inclusa Predda
Niedda, anziché rappresentare un elemento di divisione”, spiega
Sanna.
Le modifiche alla viabilità previste tra viale San Paolo,
viale Porto Torres, via Saffi, porta Sant’Antonio, corso Vico,
via XXV aprile, piazza Santa Maria e il sottopasso ferroviario
sono state studiate per realizzare la stazione dei bus nell’area
del vecchio gazometro, in viale San Paolo, alle spalle di quella
ferroviaria, per evitare l’ingresso in città dei mezzi
provenienti dall’hinterland e dal resto dell’isola.
Per concretizzare il centro intermodale (opera complessiva da
27 milioni e 200 mila euro) dovranno essere realizzati dei
sovrappassi ferroviari. Nel frattempo il Comune accelera per far
partire la prima opera, ossia il restyling da 4 milioni e
800mila euro dell’ex centrale elettrica: “Stiamo verificando il
progetto esecutivo. Sarà una struttura multifunzionale, si potrà
accedere da via XXV aprile e da corso Vico potrà ospitare una
biglietteria, un infopoint, uno spazio di aggregazione
giovanile, un’area riservata al benessere e altro ancora”.
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