La mattina del 14 novembre al Salone degli Incanti, alla presenza del vicesindaco, Serena Tonel, dell’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, del Direttore operativo di PromoTurismo FVG, Iacopo Mestroni e della curatrice della mostra, Biba Giacchetti, è stata inaugurata la mostra dedicata a Steve McCurry, uno tra i più famosi e apprezzati fotografi del nostro tempo.
La mostra dal titolo “McCurry. Sguardi Sul Mondo” porterà per la prima volta in Friuli Venezia Giulia oltre 150 fotografie, incluse alcune sorprendenti immagini inedite, del celebre fotoreporter americano meglio conosciuto come colui che è stato in grado di immortalare in un campo profughi in Pakistan Sharbat Gula, la ragazza afgana dagli occhi verdi il cui sguardo ha conquistato la copertina del National Geographice ha fatto il giro del mondo.
La mostra sarà visitabile dal 14 novembre al 4 maggio 2025.
“Per il Comune di Trieste è un orgoglio ospitare mostre di questa levatura e di questo. voglio ringraziare la Regione Friuli-Venezia Giulia con il suo presidente, Massimiliano Fedriga, l’assessore Sergio Emidio Bini e la struttura di PromoTurismo FVG, che sanno catalizzare i grandi artisti e portarli sul nostro territorio, affinché siano un valore per i nostri cittadini e contemporaneamente siano attrattivi anche per i turisti che siamo abituati ad ospitare sempre più spesso”, ha esordito il vicesindaco Serena Tonel.
“Puntiamo ad un turismo di qualità, lavorando in sinergia ed utilizzando la cultura come un valore aggiunto. Ringrazio i finanziamenti che PromoTurismo FVG sta facendo per promuovere la Regione e, in particolare Trieste – ha continuato Serena Tonel -. Il turismo è un settore trainante e credo che l’operazione di fare della cultura un tema di attrattività sia un’operazione vincente”.
“E’ un orgoglio ospitare questa bellissima mostra nell’ambito di Go!2025. Il prossimo anno sarà un anno importante per Gorizia, per la Regione e anche Trieste vorrà fare la sua parte, per fare da cassa di risonanza a quelli che saranno i temi trattati, soprattutto, riguardo la transfrontalità che tanto connota le nostre terre. Siamo stati costruiti e plasmati sullo scambio e sul dialogo tra frontiere e noi abbiamo il dovere di diffondere e parlare di queste tematiche”, ha concluso Serena Tonel.
La mostra segue un percorso che ha come tema centrale il racconto dell’umanità e invita il visitatore a momenti di intimità nell’osservazione delle opere di Steve McCurry: ogni scatto, come una finestra su mondi lontani, accompagna il visitatore in un viaggio emozionante e complesso tra culture, esperienze e sensibilità diverse, mescolando intenzionalmente Paesi e periodi diversi in cui le immagini sono state catturate, un’incursione nell’universo di Steve McCurry e nella sua esperienza personale.
L’esposizione si apre con una serie di ritratti di straordinaria intensità e prosegue con immagini che spaziano tra guerra e poesia, sofferenza e gioia, stupore e ironia, componendo un mosaico di emozioni che catturano lo sguardo e toccano l’anima. La collezione di ritratti, indimenticabili per la relazione diretta che instaurano con chi osserva, talvolta al punto da far sembrare che siano loro a scrutare lo spettatore, esalta la dignità e la fierezza di ciascuno, al di sopra delle diverse etnie, latitudini e delle difficoltà di vita in cui vengono colti, a cui si alternano immagini poetiche dedicate al buddismo, alla meditazione, ai templi e alla spiritualità, e ancora scatti che documentano la condizione di civili incolpevoli nei territori di guerra, come l’Afghanistan, la guerra del Golfo e l’11 settembre. Una sezione significativa è dedicata ai bambini, culminando nel rapporto tra uomo e ambiente, spesso reso possibile grazie alla contiguità con l’universo animale.
Il progetto espositivo è a cura di Biba Giacchetti, con la direzione artistica di Gianni Mercurio, è una produzione Madeinart.
La mostra sarà visitabile dal 14 novembre al 4 maggio 2025, con il seguente orario: da martedì a venerdì 10-18, sabato, domenica e festivi 10-19, 25 dicembre chiuso.
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