“Cosa serve per invecchiare bene” #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Azioni e risorse per l’invecchiamento “attivo” della popolazione. La coordinatrice del Cupla provinciale di Rovigo (Comitato unitario pensionati lavoratori autonomi) Daniela Guagliumi, segretaria provinciale Cna pensionati, commenta positivamente la nomina di un rappresentante del Cupla Veneto nella consulta regionale per l’invecchiamento attivo.

“Un incarico – dice – che ci ha permesso di partecipare ai lavori per la stesura del nuovo piano triennale 2024-2026 delle azioni di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento. La consulta, infatti, è lo strumento creato per favorire, attraverso i vari rappresentanti della comunità anziana, una partecipazione ai processi decisionali delle azioni per l’invecchiamento attivo. Il fine ultimo è quello di migliorare il benessere e la qualità della vita di una fascia di cittadini che anche in Veneto è in significativo aumento. Si calcola, infatti, con riferimento ai dati Istat, che nel 2033 in Veneto gli over 65 risulteranno il 29,5% della popolazione di cui 9,3% ultraottantenni; cifre destinate a crescere progressivamente nel 2043, dove i primi si stima arriveranno ad essere il 34,2% e i secondi 11,4%”.

“Il trend demografico – continua – influenzato positivamente dall’aumento delle aspettative di vita, e in negativo dalla denatalità, porta necessariamente la nostra società a considerare che in futuro si assisterà ad un aumento della domanda di servizi sanitari, assistenziali, e di sostegno sociale, in particolare da parte dei soggetti della cosiddetta terza età. Ed è stato proprio questo il tema affrontato nella prima riunione della consulta regionale per l’invecchiamento attivo per il triennio 2024-2026, che ha posto le basi per le linee d’intervento per i prossimi anni. La Regione intende agire a favore dell’invecchiamento attivo in quattro direzioni”.

La prima, ha l’obiettivo di favorire una vita autonoma attraverso l’accrescimento della salute e del benessere; la seconda, agire sulla partecipazione degli anziani nella società, quindi, investire sulla formazione e attivare strumenti per favorire la intergenerazionalità. Ora seguiranno le proposte di vari piani operativi da attivare sul territorio per il prossimo triennio, interventi che saranno finanziati dalla Regione. A questo proposito, non possiamo non rammaricarci per la riduzione delle risorse a disposizione, rispetto al triennio precedente”.

Il Cupla regionale Veneto, come le altre organizzazioni che compongono la Consulta regionale per l’invecchiamento attivo per il triennio 2024-2026, presenterà a breve le esigenze che ritiene prioritarie, per le quali chiederà all’ente di agire con interventi specifici. “Chiederemo, in primo luogo – afferma Guagliumi – di ampliare la formazione di addetti qualificati per far fronte alla carenza globale di operatori sanitari e di riconoscere il ruolo dei caregiver. Altri importanti temi sono l’inadeguatezza del sistema residenziale pubblico e l’insufficienza delle risposte pubbliche alla non autosufficienza”.

Come Cupla provinciale Rovigo e Cupla regionale Veneto “agiremo affinché queste situazioni siano affrontate anche a livello regionale. Infine, credo sia doveroso combattere la solitudine e l’isolamento sociale degli anziani, sempre più una realtà anche a causa di nuclei familiari sempre più piccoli. A tal proposito un tema da non trascurare è l’alfabetizzazione digitale e l’aiuto agli anziani all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. E’ un tema che stiamo affrontando anche come Cna pensionati Rovigo”.