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Siracusa. Aiuti a famiglie e imprese, manovra di bilancio al vaglio dell’UE. Cannata (FdI): «Meno tasse, tutelato ceto medio e basso» #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


Dopo il via libera del Cdm, è stato consegnato a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio (Dbp). Il testo, che riporta il valore dell’impatto delle misure della Manovra 2025 in percentuale sul PIL, dovrà ora essere valutato dalla Commissione Europea.

La legge di bilancio 2025 approvata dal Cdm, dal valore di circa 30 miliardi lordi, è stata impostata dal Governo per aiutare i redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per dare uno stimolo contro l’inverno demografico.

Cannata (FdI): “Meno tasse per lavoratori, famiglie e imprese”

Interviene, in merito alla manovra di bilancio 2025, il parlamentare nazionale Luca Cannata – Vicepresidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione alla Camera dei Deputati – intervistato ai microfoni del programma televisivo ‘Sempre sul Pezzo’. “Il nostro governo Meloni – afferma Cannata – continua a mettere al centro famiglie, imprese e lavoratori, senza introdurre nuove tasse. Confermati il taglio del cuneo fiscale, che diviene strutturale, e l’accorpamento delle aliquote IRPEF per ridurre la pressione fiscale su chi lavora e avere buste paga più alte”.

“Stiamo mettendo in atto tutte quelle misure per aiutare il ceto medio e bassoprosegue il deputato CannataOltre 1,5 miliardi di investimenti per le famiglie: congedo parentale potenziato, assegno da mille euro per i nuovi nati e fondi per asili nido. Inoltre, grazie ai 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni, saranno destinati più fondi alla sanità, garantendo servizi migliori per tutti”.

“Il segnale che abbiamo voluto dare con questa manovra è quello di farci trovare ancora una volta preparati e dimostrare di avere la capacità di fornire risposte, sia all’Europa che agli investitori a livello internazionale che vogliono credere nel nostro Paese e che constatano la serietà e la credibilità del Governo, sintomo di stabilità: il tutto viene dimostrato attraverso atti celeri e rispettosi delle scadenze che vengono poi date a livello europeo” – conclude Luca Cannata, Vice presidente della Commissione Bilancio alla Camera.

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Il Documento programmatico di bilancio consegnato all’UE

Nel Documento si legge la volontà di rendere strutturale, almeno per i prossimi 5 anni, il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35 mila euro e la riduzione a 3 aliquote Irpef. Solo questi due provvedimenti costano 15 miliardi di euro. Le risorse arriveranno, tra le varie voci, dai tagli alla spesa dei ministeri, nell’ordine di una media del 5% del budget, quindi pari ad oltre 2 miliardi di euro. E poi dal contributo di banche e assicurazioni, per 3,5 miliardi di euro.

Il concetto chiave rivendicato dal Governo è che “non ci sono aumenti delle tasse”.

Tra le novità più rilevanti inserite in manovra: una Card da 1.000 euro a beneficio dei genitori con un Isee entro 40 mila, l’esclusione dell’assegno unico dal computo Isee, l’ampliamento da due a tre mesi del congedo parentale retribuito all’80%, catalizzando misure volte a supportare gli istituti per la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari. Si rifinanziano, inoltre, il Fondo di garanzia per la prima casa e quello per le non autosufficienze, nonché il contributo destinato all’acquisto dei beni alimentari di prima necessità.

Sulle pensioni conferme e qualche novità. Per il 2025 vengono riproposte tutte le misure dell’anno scorso – Ape sociale, Opzione donna e Quota 103 – e viene introdotto un incentivo sul piano fiscale per chi sceglie di restare al lavoro. Inoltre, viene garantita la piena rivalutazione degli assegni e delle minime, eliminando il meccanismo di sterilizzazione in vigore.

In arrivo anche un tetto, fissato all’indennità del presidente del consiglio dei ministri, alle retribuzioni dei vertici di enti, soggetti, fondazioni che ricevono un contributo a carico dello Stato. Confermato anche per il 2025 il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro all’anno.

Gli interventi previsti dalla manovra saranno finanziati, “oltre che dalle risorse disponibili a legislazione vigente, dalle maggiori entrate e dalle minori spese previste dalla manovra. In particolare, dal lato delle entrate concorrono alla manovra misure a carico di banche e assicurazioni e in materia di concessioni sui giochi, nonché il riordino delle tax expenditures, che terrà conto del numero dei familiari a carico nel computo delle detrazioni”. Lo si legge nel Documento programmatico di bilancio (Dbp) dell’Italia consegnato alla Commissione Europea in cui si sottolinea come è “tra gli altri, previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore difesa e per lo sviluppo e la coesione”.

Tra sanità, taglio cuneo, Irpef e sconti: ecco le misure

I tagli ai ministeri

In particolare dal documento si evince che ammontano a circa 2,1 miliardi d euro di tagli ai ministeri per il prossimo anno, pari a poco più dello 0,1% di Pil. Le entrate dalle misure di revisione dell’imposizione fiscale a carico delle banche e dei prodotti assicurativi, nonché in materia di concessioni sui giochi ammontano allo 0,168% del pil, quindi oltre 3 miliardi.

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Taglio cuneo, Irpef e ‘sconti’ famiglie numerose

Dalle tabelle emerge poi che quasi 12 miliardi per il taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento dell’Irpef, pari allo 0,58% del pil e il riordino delle spese fiscali in favore dei nuclei numerosi.

Gli stanziamenti per le famiglie ammontano a circa 1,6 mld di euro – circa lo 0,078% del pil. Le misure sono: la carta ‘Dedicata a te’ , il bonus neonati; il potenziamento dei congedi parentali, incremento delle risorse a favore del bonus asilo nido, rifinanziamento del Fondo di garanzia per la prima casa e del; fondo per le non autosufficienze

Ammonta invece allo 0,114% del pil, oltre 2 miliardi, lo stanziamento in manovra per le misure in favore delle imprese, dagli sgravi per gli occupati giovani e donne al Sud agli incentivi per la Zes.

Nel dettaglio le misure sono: il rifinanziamento della Nuova Sabatini; la proroga al 2025 del credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno; la proroga dell’esonero contributivo a favore dei giovani fino a 35 anni di età e delle lavoratrici svantaggiate; estensione delle misure di esonero contributivo per incentivare lo sviluppo occupazionale della Zes e delle imprese avviate da giovani; misure fiscali per il welfare aziendale e la riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività.

Risorse per personale e Fondo sanitario nazionale

Nella manovra 2025 “si sostiene la dinamica della spesa sanitaria che, come previsto nel PSBMT, crescerà a un tasso superiore a quello fissato per l’aggregato di spesa netta obiettivo, attraverso risorse in favore del personale e un incremento del livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale”, si legge nel Documento in cui si sottolinea come “in favore del pubblico impiego si stanziano risorse per il finanziamento del rinnovo dei contratti per il triennio” mentre “in materia di sicurezza si rifinanziano le missioni di pace e le operazioni Strade e Stazioni sicure”.

In riferimento alla gestione delle emergenze, anche legate al rischio climatico, è incrementato il FEN e istituito un Fondo per il finanziamento delle spese connesse agli interventi di ricostruzione. Sono inoltre previsti interventi di sostegno agli enti territoriali.

Quanto al supporto alle imprese è rifinanziata la Nuova Sabatini, prorogato al 2025 il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale (ZES) per il Mezzogiorno e confermate alcune misure di sgravi contributivi già in vigore per incentivare l’occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati. Sono inoltre previsti interventi in materia di detassazione dei premi di produttività e per il welfare aziendale.

17 Ottobre 2024 | 09:09
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