così la polizia ha salvato il giovane lanciatosi dal ponte di Villa Fabio #finsubito richiedi mutuo fino 100%

Un cordone umano quello delle forze di polizia per salvare la vita al ragazzo che si era gettato dal ponte di Villa Fabio nel fiume per farla finita. Il racconto dell’episodio finito nel migliore dei modi si arricchisce di particolari con la ricostruzione fatta proprio dalla polizia allertata dall’uomo, un volontario della Croce Rossa, che a IlPescara ha raccontato quanto avvenuto proprio sotto i suoi occhi.

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Come da lui raccontato dopo aver raggiunto per la prima volta la sponda l’uomo alla vista degli agenti si è gettato di nuovo in acqua e l’intenzione agli agenti nel frattempo giunti sul posto con carabinieri, vigili del fuoco e 118, è apparso subito chiaro che l’intenzione era quella di raggiungere l’obiettivo: togliersi la vita.

Per sfuggire ai soccorritori infatti avrebbe cercato di raggiungere il punto più profondo del fiume. A quel punto i due poliziotti, un agente scelto e un ispettore, della pattuglia della volante sopraggiunti senza pensarci due volte, si sono avvicinati al margine del fiume attirando l’attenzione di un pescatore che passava con il gommone. Saliti a bordo si sono avvicinati il più possibile, cosa non facilissima perché la corrente era molto forte. Hanno raggiunto l’uomo che intanto aveva iniziato ad annaspare rischiando di annegare. Hanno così creato una catena umana riuscendo ad afferrarlo e nonostante le difficoltà create proprio dalla corrente, sono riusciti a issarlo a bordo e portarlo a riva. Il ragazzo nel frattempo era svenuto e gli sono state così praticate le manovre salvavita.

È stato quindi portato in ospedale con evidenti sintomi di ipotermia, ma fortunatamente scrivendo il lieto fine a una situazione che, se non fosse stato per i soccorritori, sarebbe potuta davvero finire in tragedia.