Sarà prima di tutto una sentinella, dotata di occhi esperti che di calcio e situazioni che si possono sviluppare sul terreno di gioco ne hanno visti un bel po’. E poi un deterrente contro gli episodi più odiosi che purtroppo non mancano nemmeno all’estremo Nordest: risse, violenze, perfino episodi di manifesto razzismo come l’ultimo che ha portato a una maxi squalifica per un calciatore delle giovanili del Pordenonese. La Lega Nazionale Dilettanti del Friuli Venezia Giulia schiera i commissari di campo nelle partite dei dilettanti. E tra i nomi già selezionati c’è anche quello – noto – di Fabio Baldas, ex arbitro e designatore nazionale.
COSA SUCCEDE
L’iniziativa si concretizza con un atto burocratico: una manifestazione di interesse della sezione friulana della Lega Nazionale Dilettanti finalizzata a rintracciare quelli che poi diventeranno i “controllori” di campo. E arriva già una buona notizia: l’iniziativa evidentemente attira, perché ci sono già i primi venti nomi a disposizione. Come detto, tra loro c’è anche un nome illustre, che agli appassionati di calcio dirà molto in vari modi: è quello di Fabio Baldas. L’ex arbitro nato a Trieste ha alle spalle più di 110 gare dirette in Serie A ed è stato anche designatore dei fischietti nazionali. Al grande pubblico della televisione era diventato noto a fine anni Novanta e all’inizio del Duemila per aver partecipato ai primi esperimenti di “moviola in campo” durante il Processo di Biscardi. E adesso si rimette in gioco diventando uno dei commissari di campo in Friuli Venezia Giulia.
LA FIGURA
Cosa farà il commissario di campo durante le partite del calcio dilettantistico nella nostra regione? La figura è molto diffusa soprattutto al Sud, dove statistiche alla mano gli episodi di violenza legati al calcio sono più frequenti. Ma il Friuli Venezia Giulia vuole giocare d’anticipo e agire sul fronte della prevenzione. Quelli del commissario, infatti, saranno occhi in più. Proprio come succede in Serie A e nelle competizioni europee, sove i commissari sono i rappresentanti di chi organizza i tornei, anche il calcio dilettantistico locale avrà le sue sentinelle. Le venti persone per ora individuate non potranno essere ovunque: saranno “smistate” nei campi ritenuti più a rischio. Al vertice, un referente dell’iniziativa, individuato nella figura dell’ex presidente regionale degli arbitri, Andrea Merlino.
GLI EPISODI
Disordini, accenni di violenza in campo e sugli spalti, episodi di razzismo. Ma anche il corretto svolgimento dell’evento. Il commissario di campo annoterà tutto e sarà la voce della Federazione negli stadi dei paesi che ospitano il calcio dilettantistico del Friuli Venezia Giulia. L’ultimo episodio sul territorio ha fatto riferimento a una squalifica record di 13 giornate. È accaduto nel campionato Giovanissimi Under 15 provinciale di Pordenone. Protagonista un baby calciatore del Calcio Bannia. A usare la mano pesante il giudice sportivo territoriale. Il provvedimento contiene una ricostruzione dei fatti e passa attraverso una «frase discriminatoria a sfondo razziale» ripetuta più volte. Non ha minimizzato l’accaduto la società: «Ha sbagliato e ora pagherà dazio con la squalifica». La Lega dilettanti aveva messo le mani avanti: «Non marchiamo per sempre un ragazzino».
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