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Smact Competence Center, 7,7 milioni di euro di nuovi fondi per le imprese che innovano #finsubito prestito immediato


Un numero di partner aderenti all’ecosistema che supera i 100, nuovi fondi provenienti dal Pnrr per 7,7 milioni di euro da destinare al cofinanziamento di progetti di ricerca e innovazione, ma anche un team quasi raddoppiato in pochi mesi (da 16 a 26), un bilancio chiuso in pareggio nel 2023 e una previsione di ricavi in crescita nel 2024. Il network di Smact, il Competence Center del Nordest, si rafforza raccogliendo nuove adesioni, con l’obiettivo di mettere a sistema le eccellenze 4.0-5.0 e creare meccanismi virtuosi di “contaminazione” tra provider di tecnologie, end user, atenei e centri di ricerca.

Smact

Il bilancio delle attività del Competence Center è stato al centro dell’Innovation Ecosystem Day, appuntamento giunto alla quinta edizione che si è tenuto a Villa Fiorita di Monastier. Un momento riservato ai partner di Smact come occasione di networking e per fare il punto sulle attività del Competence Center e sulle evoluzioni future. «L’ecosistema di ricerca e imprese è uno dei punti di forza di Smact, che vogliamo far vivere sempre di più concretizzandone il valore per tutti gli aderenti» ha dichiarato il presidente di Smact Massimo Guglielmi. «In occasioni come questa, in cui si ritrovano insieme soci e partner, il valore del networking e del fare sistema è davvero percepibile e racconta del lavoro fatto in questi anni. Essere parte di un ecosistema significa poter accedere a competenze, esperienze e asset che permettono a ciascuno di crescere e di condividere valore. E il network continua a crescere: solo negli ultimi mesi con 16 nuovi ingressi siamo passati da 89 a 105 membri. Un dato che testimonia l’interesse delle imprese a “fare squadra”, un meccanismo che sta dimostrando tutta la sua efficacia». Ha aggiunto il direttore generale di Smact Matteo Faggin: «Sempre più imprese stanno cogliendo l’opportunità di aderire ai bandi di cofinanziamento, tanto che le risorse disponibili sono andate presto esaurite. Siamo felici di constatare che non è solo l’aiuto finanziario ad essere apprezzato, ma anche le competenze che mettiamo a disposizione grazie ai nostri partner accademici e tecnologici. Ora, grazie al rifinanziamento garantito dal MIMIT, vogliamo dare opportunità e sostegno ad un numero ancora maggiore di imprese che vogliono avviare o implementare percorsi di Digital Transformation, o diventare esempi virtuosi nelle transizioni gemelle, digitale e ambientale».

Bandi Iriss

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha confermato il rifinanziamento per 7,7 milioni di euro, di cui 3,7 milioni andranno ad aggiungersi alla dotazione per i progetti Iriss (Innovazione, Ricerca industriale e Sviluppo sperimentale), portando il totale a circa 13 milioni, mentre 4 andranno a rafforzare il budget disponibile per servizi alle imprese con “sconto in fattura” (portando il totale a 7,5). In tutto Smact raccoglie e mette a disposizione delle imprese del territorio 24 milioni del Pnrr, che arrivano a 30 considerando anche l’Edih veneto (European Digital Innovation Hubs). Nel 2023 sono stati 30 i progetti Iriss finanziati, con un valore totale di quasi 14 milioni, di cui quasi 6 di cofinanziamento concesso da Smact. Dei 6 milioni cofinanziati quasi il 90% è stato allocato dalle imprese beneficiarie in collaborazioni con le università e i tech provider dell’ecosystem di Smact – una conferma che le imprese hanno colto l’opportunità di questi fondi per avviare percorsi collaborativi di ricerca e sviluppo. Per il bando IRISS 2024 è già deliberato il finanziamento di altri 20 progetti, ma l’analisi degli oltre 100 progetti pervenuti è ancora in corso visto il rapido esaurimento dei 3 milioni messi a disposizione a giugno, che ora verranno dunque rifinanziati. Per quanto riguarda i servizi di formazione e consulenza, dall’inizio della programmazione Pnrr Smact ha erogato oltre 100 servizi di formazione o innovazione alle imprese, per 2,6 milioni di euro totali di cui quasi 2 in agevolazione Pnrr. Si tratta per la maggior parte di servizi di piccola entità (mediamente da 20mila euro) richiesti per lo più da Pmi, segnale del fatto che il tessuto di piccole e medie imprese necessita di un aiuto pratico finalizzato all’implementazione o all’upskilling tecnologico.

Smact Innovation Ecosystem

Lo Smact Innovation Ecosystem è un programma di partnership che si articola su diversi livelli a integrazione crescente. Completato alla fine del 2020, il programma è stato ad oggi sottoscritto da 105 realtà tra end user, provider di soluzioni tecnologiche e atenei/centri di ricerca, con 16 nuovi ingressi solo negli ultimi mesi. Aderendo all’Ecosystem di Smact i partner possono usufruire di diversi benefici concreti tra i quali: contatti con tutte le università e centri di ricerca del Triveneto, accesso a corsi di formazione di primo livello a catalogo e ad academy aziendali, eventi di networking e azioni di comunicazione, servizi di project management per la partecipazione a bandi di finanza agevolata, accesso a competenze specifiche in determinati ambiti verticali. Ma potranno anche esporre le loro soluzioni tecnologiche nelle Live Demo di Smact, dimostratori 4.0 diffusi nei territori che permettono di vedere e toccare con mano il potenziale della digital transformation.

Innovation Ecosystem Day

L’Innovation Ecosystem Day, giunto alla quinta edizione, è l’appuntamento di networking dell’ecosistema di innovatori Smact. Imprese e ricerca si sono incontrati a Villa Fiorita il 18 ottobre per riflettere sulle tematiche delle trasformazioni in corso, digitali e non. Nel corso dell’incontro, aperto dai saluti di Massimo Guglielmi, presidente di Smact, e di Matteo Faggin, direttore generale del Competence Center, tre speech di esperti del mondo accademico hanno fatto il punto su alcuni tra i più attuali temi di innovazione tecnologica. Claudia Sandei (Università di Padova) ha approfondito il tema “La governance dell’IA in azienda: profili etici ed operativi”, mentre l’intervento di Stefano Tomasin (Università di Padova) si è incentrato su “Connettività per l’industria – verso il 5G ed oltre”. Infine, Fabio Buttussi (Università di Udine) ha esplorato il tema “AR / VR – nuove frontiere e casi d’uso per le imprese”. All’interno degli spazi di Villa Fiorita quattro aziende hanno esposto altrettante tecnologie nel corso di un “aperitivo tecnologico”: Eurosystem, con la realtà virtuale per la manutenzione assistita, Spritz Matter, con la soluzione di cybersecurity chiamata “PhishUmbrella”, M31, con uno strumento di automazione avanzata dedicato al mondo agrifood chiamato FluidIQ Spriz, e FlexSight con 3Dome, un nuovo concetto di ricostruzione 3D basato sulla computer vision.

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