Già nel 2022 il 49enne era stato indagato per aver percepito illecitamente per due anni l’assegno di invalidità civile al 100%
Per riuscire a scoprire che si trattava di falsi i certificati medici presentati al ministero dell’Istruzione ci sono voluti più di cinque anni. Eppure il sistema messo in piedi da un 49enne per continuare a non lavorare intascando però l’intero stipendio era molto semplice: dal 2018 al 2023, nei documenti rigorosamente modificati al computer dall’indagato, il bidello assenteista segnalava di essere in cura per un linfoma e che la radioterapia, a cui doveva essere sottoposto, non gli permetteva di svolgere la sua mansione lavorativa a scuola, dove assicurano di non averlo mai visto.
Una vicenda che era stata resa nota con le indagini della Guardia di finanza di Lodi e che ora si arricchisce di nuovi elementi dopo la sentenza della Corte dei conti che, mercoledì, ha condannato l’uomo, originario della Calabria e residente da anni a Cornegliano Laudense (Lodi), a restituire circa 115 mila euro di stipendi ingiustamente incassati.
Dalle carte emergono alcuni dettagli legati proprio al lavoro degli inquirenti, che ha poi portato all’arresto del 49enne. Durante l’attività investigativa guidata dalle Fiamme gialle e coordinata dalla procura di Lodi, tutti i medici coinvolti (due medici di base e un ex medico dell’Asst di Lodi), che avrebbero sottoscritto i certificati falsificati dal collaboratore scolastico, hanno ribadito di non aver mai visto o visitato l’uomo.
Ora il bidello dovrà rispondere dei reati di falso in atto pubblico commesso dal privato, false attestazioni e certificazioni che giustificano l’assenza del pubblico dipendente dal servizio e truffa aggravata ai danni di un ente pubblico.
Per gli inquirenti, il collaboratore scolastico assenteista aveva messo in piedi una macchina della truffa, pur di continuare a restare a casa senza lavorare un minuto, ma incassando ogni mese l’intera paga. Un sistema ben collaudato visto che già nel maggio 2022 il bidello lodigiano era finito al centro di un’altra indagine della Guardia di finanza di Lodi per aver percepito illecitamente per due anni l’assegno di invalidità civile al 100%.
Sotto l’aspetto penale, prosegue il procedimento davanti al tribunale di Lodi: a febbraio il giudice discuterà la richiesta di rito alternativo che l’avvocato del collaboratore scolastico è intenzionato a presentare. In fase di valutazione la possibilità di trovare un accordo con la procura per un patteggiamento.
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