Grazie al bonifico parlante puoi salvare le detrazioni Irpef al 50% sulla ristrutturazione della seconda casa. Infatti, basta un piccolo trucchetto furbo per riuscire a rientrare nella detrazione al 50%, invece che accontentarsi del 36% già annunciato nella manovra di Bilancio per il 2025.
Il bonifico parlante è un particolare tipo di bonifico, con cui si trasferisce denaro da un conto ad un altro, e che può essere sia bancario che postale. La sua particolarità, è la causale. Infatti, nella causale di un bonifico parlante si devono inserire informazioni molto dettagliate, che possono riguardare sia i dati del destinatario che del contribuente. Inoltre, può contenere diciture specifiche e numeri di fattura, riferimenti diretti allo scopo che servono, e via dicendo.
Proprio questo tipo di bonifico può rappresentare la salvezza per chi vuole continuare ad usufruire delle detrazioni Irpef al 50% sul bonus ristrutturazione per la seconda casa, anche nel 2025. Infatti, come hanno annunciato i nostri politici nei giorni scorsi, la percentuale di detrazione per le seconde case scenderà al 36% il prossimo anno. Attenzione però, perchè non è l’unico requisito da rispettare.
Bonifico parlante
Uno dei requisiti fondamentali dei bonus italiani è la tracciabilità dei pagamenti. Questo vuol dire che tutte le spese sostenute devono essere dimostrabili, quando per esse si richiede un bonus. Si tratta di un requisito che richiedono sia i bonus edilizi che quelli per detrarre le spese mediche dei propri animali domestici, e molti altri bonus. In particolare, effettuare i pagamenti con il bonifico parlante può mettere in una botte di ferro il successo della richiesta di detrazione fiscale.
Infatti, questo tipo di bonifico è molto particolare, e si differenzia dagli altri per la natura della sua causale, molto dettagliata. Parlando nel dettaglio di quello destinato al bonus ristrutturazione, la causale deve contenere la seguente dicitura, più i dati precisi della fattura che si sta saldando:
Bonifico per detrazioni previste dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986.
Come può però questo bonifico, assicurare la detrazione al 50% per quanto riguarda il bonus ristrutturazione sulla seconda casa, anche nel 2025? Da solo, non può, ma in combinazione con altre cose, riesce a farci ottenere la detrazione attuale, senza perdere nemmeno un euro dell’incentivo.
Come salvare la detrazione al 50%
Per raggiungere questo obiettivo, e aggirare l’ostacolo della nuova manovra di Bilancio, bisogna:
- effettuare un bonifico parlante secondo le indicazioni di cui sopra;
- aver già iniziato i lavori di ristrutturazione;
- saldare l’intero pagamento entro il 31 dicembre 2024.
Così facendo, le spese rientreranno nel 2024, anno in cui le detrazioni sono al 50% anche per la ristrutturazione della seconda casa. Si tratta di una soluzione molto facile e intuitiva, ma che però va ponderata bene, sia dal punto di vista meramente economico, che strategico. Infatti, pagare in anticipo dei lavori non ancora conclusi, può dare troppo potere alla ditta di ristrutturazione, e farlo perdere ai committenti, che non avrebbero più i soldi su cui far leva in caso di problemi.
La manovra di bilancio è ancora in fase di discussione, ed è evidente il suo intento di favorire i redditi più bassi, anche nei bonus edilizi, e il bonus ristrutturazioni non fa eccezione. Va detto però, che non tutti quelli che hanno una seconda casa da ristrutturare, hanno necessariamente redditi altissimi!
Bonifico parlante, salva le detrazioni Irpef sul bonus casa: foto e immagini
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