Stop ai bonus che ostacolano la decarbonizzazione del paese. Le associazioni ambientaliste chiedono di eliminare gli incentivi per caldaie a gas dal disegno di legge di bilancio adesso all’esame del Parlamento.
L’iter del ddl è arrivato ad una delle tappe cruciali, quella dell’esame degli emendamenti e tra le 4500 proposte di modifica c’è anche quella a prima firma Alberto Gusmeroli per incentivare l’acquisto di grandi elettrodomestici nuovi e meno inquinanti, di classe energetica alta (classe A o B).
La lettera degli ambientalisti al Governo
Le associazioni ARSE, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e WWF chiedono di eliminare dalla legge di bilancio gli incentivi sull’acquisto di caldaie a gas. La prima tesi, messa in campo per sostenere la propria posizione, è legata all’impegno che il Paese ha preso con l’Europa: accelerare il processo di decarbonizzazione degli edifici. In caso di fallimento, infatti, l’Italia rischierebbe una procedura di infrazione da parte dell’Unione. Nella lettera indirizzata al Mef, al ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e a quello per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr si legge: “Chiediamo la cancellazione della norma, evitando all’Italia una nuova possibile procedura di infrazione per le mancate aderenze alle norme europee sul divieto di sussidi pubblici ai sistemi di riscaldamento alimentati a gas fossile”.
Per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050 e poter gradualmente ridurre la dipendenza dai combustibili fossili è necessario agire anche sugli edifici con interventi ad hoc, a partire da quelli destinati al riscaldamento, spiega Legambiente.
La situazione attuale
Ad oggi le agevolazioni attive e quelle in esame (attuale art. 8 delle legge di bilancio ‘25) come ecobonus e bonus casa potrebbero continuare a incentivare l’acquisto di caldaie a gas, continuano gli ambientalisti. Per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, aggiungono le Ong “il Governo deve spingere sui sistemi più efficienti e a emissioni zero come pompe di calore, pannelli solari, bioenergie e teleriscaldamento”.
Alcuni dati
Ecobonus e Superbonus, nel solo 2022, hanno erogato aiuti su una spesa totale di circa 4,2 miliardi di euro (2 mld dall’Ecobonus e 2,1 mld dal Superbonus), oltre alle centinaia di migliaia di interventi effettuati anche usando il bonus casa.
Le associazioni ricordano che nel 2022 gli edifici hanno rappresentato circa il 44% dei consumi finali di energia a livello nazionale e il 26% delle emissioni dirette di gas serra dei settori ESR. L’Italia, nello stesso anno, si è posizionata al secondo posto tra i Paesi dell’UE per l’uso di gas nel settore residenziale, che rappresentava il 50% dei consumi finali del settore, circa 20 punti percentuali in più rispetto alla media europea (31%).
Agevolazioni in legge di bilancio
Per incentivare case più green la Lega ha presentato un emendamento a prima firma Alberto Gusmeroli che prevede detrazioni per la sostituzione di grandi elettrodomestici obsoleti (frigo, lavatrice e lavastoviglie) con apparecchi di classe energetica più alta, non inferiore alla B. La misura coprirà il 30% del costo, nel limite massimo di 100 euro, elevato a 200 euro per famiglie con isee sotto i 25.000 euro, stanziando 100 milioni di euro per ciascuna annualità del triennio 2025-2026-2027
L’agevolazione è stata inserita nel bonus mobili, prorogato dal viceministro Maurizio Leo per il 2025.
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