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Diecimila metri quadrati da restituire alla collettività. Parte da oggi a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, Agri-Cultura, ambizioso intervento di rigenerazione urbana e sociale che vedrà protagonisti residenti e realtà del territorio nella cura di un luogo da tempo abbandonato. L’enorme area comunale tra via Curzio Malaparte e via Mario Pomilio tornerà vivibile grazie all’impegno di una rete di associazioni, cooperative con l’università e il Comune di Napoli.

Agri-Cultura, in particolare, è promosso dall’associazione Sott’e’ncoppa insieme alle associazioni Maestri di Strada, Un’Infanzia da Vivere, TerradiConfine, Let’s do It! Italy, alla cooperativa sociale Ve.Spe. Verde Speranza e al dipartimento di agraria dell’Università Federico II. Il progetto, finanziato dalla Fondazione Con il Sud attraverso il bando Terre Colte, si svolge in forte sinergia con Palazzo San Giacomo che ha promosso un avviso pubblico per affidare la gestione del fondo posto a ridosso delle palazzine del rione De Gasperi.

Si parte dal recupero e dalla rigenerazione del terreno concesso in affitto alla cooperativa Sott’e’ncoppa. Successivamente saranno avviate le attività di animazione territoriale e sociale e le azioni di sviluppo locale. Il progetto si arricchisce con le attività di mappatura, co-design e autocostruzione di compostiere di comunità, percorso vita e coltivazione in acquaponica. Il cuore dell’intervento è “Adotta un contadino”, attività con cui saranno realizzati centotrenta orti urbani da cinquanta metri quadrati dedicati alla vendita diretta e altri trenta dedicati all’autoconsumo per famiglie in situazioni di fragilità o da affidare ad associazioni, scuole e altre realtà del territorio. Agri-Cultura, inoltre, pone il suo sguardo alle persone che cercano via di riscatto: saranno coinvolti, infatti, i detenuti attraverso percorsi di formazione, reinserimento sociale e lavorativo. 

Ambizioni e complessità delle diverse azioni sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa nel centro polifunzionale Ciro Colonna, l’ex scuola – oggi casa di numerose associazioni – posta proprio di fronte al terreno da riqualificare. A illustrare le iniziative sono stati i rappresentanti delle alcune realtà protagoniste: Giovanni Russo di Sott’e’ncoppa, Luciano Errico di Ve.Spe., Rosa Maglione di TerradiConfine, Bruno Esposito per Maestri di Strada e da Chiara Cirillo, professoressa di arboricoltura generale e coltivazioni arboree della Federico II. Presente la vicesindaca e assessora all’urbanistica Laura Lieto che da tempo segue la complessa procedura per affidare lo spazio alla gestione dei privati in sinergia con l’amministrazione comunale.

La rigenerazione urbana

«Con Agri-Cultura dimostriamo che è possibile coniugare rigenerazione urbana, innovazione sociale ed economia circolare» ha detto Laura Lieto. «Destinare oltre 10mila metri quadrati di suolo pubblico a questo progetto rappresenta un atto concreto di visione strategica per la città. Napoli sta disegnando un futuro in cui il recupero del suolo non è solo una questione di spazio, ma di capitale umano e sociale. Questo progetto non è solo una premessa per Ponticelli, ma un segnale forte che l’Amministrazione è pronta a investire nel potenziale delle persone e nella sostenibilità ambientale», evidenzia l’esponente della giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi.

«Grazie al contributo di Fondazione Con il Sud, attraverso il bando Terre Colte, avremo la possibilità di recuperare, rigenerare e restituire alla collettività terreni in disuso e abbandonati che saranno strumento di socialità e cultura, di sviluppo di comunità e opportunità di lavoro nell’ottica del reinserimento sociale e lavorativo» afferma Giovanni Russo, presidente di Sott’e’ncoppa, che prosegue: «Il partenariato che promuove il progetto rappresenta il nodo di una rete più ampia che vede la presenza di enti pubblici e privati che perseguono questi obiettivi come nel caso di Ponticelli che ci vede impegnati con il sostegno del Comune di Napoli e della Vicesindaca Laura Lieto».

L’iniziativa, che rappresenta un’anticipazione del piano di recupero urbano di Ponticelli, coniuga la riqualificazione del suolo con un percorso innovativo di utilizzo pubblico che sposa sostenibilità, inclusione sociale e sviluppo economico. Detto altrimenti, si lavora per valorizzare un’area abbandonata e si investe nel capitale umano tentando di insistere sulla forte vocazione agricola del popoloso quartiere di Napoli Est.