IL RISPARMIO
Intanto, sempre secondo l’Abi, a ottobre i prestiti a imprese e famiglie «sono scesi del 2% rispetto a un anno prima». Emerge infatti come a settembre 2024 i prestiti alle imprese fossero diminuiti del 2,4% e quelli alle famiglie dello 0,4 per cento. Il calo dei volumi di credito «è conseguente al rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti».
Infine le banche segnalano che gli italiani risparmiano di più. La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) ad ottobre 2024, infatti, è risultata in aumento del 3,2% su base annua, «proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio anno». In particolare la raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di circa 208 miliardi tra settembre 2023 e settembre 2024 (84,4 miliardi famiglie, 15,4 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione). La raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno fa dell’8,7% (+9,6% nel mese precedente).
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